Il Coltello in gergo
In Sicilia
Il coltello era denominato in modo diverso a seconda della collocazione geografica
di chi lo possedeva e lo usava non proprio con scopo pacifico
Un linguaggio celato dal vincolo della segretezza
Chiovu = da chiodo
Crucifissu (crocefisso) = Coltello a serramanico
Scusituri (scucitore) = Deriva dal fatto che il coltello provoca una ferita che va ricucita..
"Giuseppe Alongi - La Maffia 1887- "
Dannu (danno) = Deriva dal fatto che il coltello provoca un danno sulla persona
Cirinu (cerino) = Fiammifero
Paranza = In Palermitano vale per il coltello -
In Catanese, finto coltello di legno da insegnamento
Sceccu (asino) = Voce assai usata nelle carceri
Cincu soddi (cinque soldi) = Costo del tipo di coltello
Menza Lira (mezza lira) = Coltello da duello a molla semplice Catanese
'Ntacchinu (che intacca) = coltello
Mulettu ( Pesce Cefalo) = Coltello lungo e sottile
Timpirinu (temperino) = Coltello di piccole dimensioni
Lappanazza = Tipico del gergo della malavita Palermitana
Lapparedda ( tipo di pesce) = Coltello a lama larga
Liccasapuni (lecca sapone) = Il termine più usato in Sicilia.. Indica in generale un coltello di grosse
dimensioni.
Vi sono due interpretazione sul significato di questo termine: 1) Analogia con i coltelli degli antichi saponari che li utilizzavano per tagliare
il sapone;
2) Analogia con i rasoi che durante la rasatura leccano il sapone in faccia.
Lu Liccasapuni = Giuseppe Alongi nel suo libro "La Maffia" 1887 lo definisce: Il Coltellaccio, per
la somiglianza che ha con la paletta con cui i merciai prendono il sapone, tra
noi poco solido.
Sciccaredda (asinella) = E' un pugnale fatto in cella, con un chiodo infisso su un manico in legno.
Zippula (zeppola) = Coltello
Santamargherita = Coltello derivante direttamente da un toponimo del gergo carcerario, da
collegarsi alla località Siciliana di Santa Margherita di Belice
Acciuratu (inerente al Fioretto) = Armato di coltello